UNA CURIOSITA’:

pino maddaloni, campione olimpico di sydney, mi ha
raccontato che la disciplina che ha respirato, inclusi i valori di rispetto e spirito di sacrificio, hanno contribuito molto ai risultati che ha raggiunto. la cultura dell’esempio e il metodo di lavoro hanno permesso al ragazzo di scampia di costruire la sua performance nel tempo; pino ha costruito una mentalità e ha coltivato un vero e proprio sentimento per quello che faceva tutto il giorno. “amare” quello che si fa è la vera base per la costruzione della performance. una volta, i nonni in veneto dicevano “far le robe co’ sentimento”, oggi, nell’epoca della comfort zone, è importante ritrovare nel proprio ambiente cultura e metodi allenanti per riscoprire il valore della fatica e dell’attenzione al collega

LE BASI DELLA STRATEGIA PER LA
PERFORMANCE E PER LA CRESCITA

 

Quando in aula chiedo di definire e condividere i problemi fondamentali
che le persone stanno vivendo nei loro uffici molto spesso escono
slogan interessanti, che tutti noi ci ripetiamo ogni giorno e che
diventano mantra che hanno effetti sul nostro metodo di lavoro: “Non
si sa chi fa cosa!”, “Non c’è tempo e ci sono solo priorità urgenti!”, “Non
c’è comunicazione”, “Di là non capiscono le difficoltà dei nostri
processi…” ecc. Costruire ipotesi e metodi di lavoro efficaci sulla base
dei problemi più sentiti è importante, ma è importante anche
esercitarsi, in una prospettiva di condivisione e allineamento in aula, su
approcci e metodi che prendono forma da strumenti per migliorarsi
nella gestione del tempo e nell’organizzazione del lavoro, nella
gestione e soluzione dei problemi che ci rallentano e, infine, in una
comunicazione strutturata, diretta e snella che diventi parte della
cultura interna, così da rendere più efficienti i processi e diventare una
pratica allenante. Tutto questo rientra nella sfera della cultura di team,
ma legata alle performance, diventa formazione attenta e concreta
rispetto alla struttura e al metodo di lavoro in ufficio.
Alcuni aspetti, definiti e declinati in esercitazioni concrete d’aula,
diventano struttura di formazione per cambiare marcia sul lavoro e
nella relazione con i colleghi:
La definizione delle priorità; la condivisione attraverso agenda,
meeting ed una comunicazione strutturata ed empatica – quindi
attenta alle esigenze e alla condizione di lavoro in cui sta operando
il collega -; l’utilizzo di strumenti e modelli mirati per la gestione del
tempo e la definizione, l’analisi e l’output riguardo i problemi interni
e la ricerca in team delle soluzioni; gli approcci di allineamento
rispetto ai processi che riguardano più funzioni. Aspetti di questo
tipo contribuiscono a creare percorsi mirati rispetto alla ricerca
delle performance del nostro team.

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